Non la capisci subito la Mazda 2, non riesci a collocarla in un segmento specifico o a trovargli una concorrente precisa. Gli uomini di Mazda Italia la chiamano “piccola ammiraglia” e ci hanno detto esplicitamente che la rivale nel mirino della giapponesina, è la Audi A1, non un’utilitaria qualunque bensì una supermini di marchio premium. Proprio questa dichiarazione di intenti lascia spiazzati: le precedenti generazioni di Mazda 2 erano “noiosette” auto di sostanza per neopatentati o mamme senza grilli per la testa, qui invece siamo davanti a qualcosa di diverso. Quanto e soprattutto come è diversa questa Mazda 2? Leggete sotto.

Si distingue a modo suo

La Mazda 2 è la declinazione in chiave più piccola del Kodo Design by Mazda, con tutto quel susseguirsi di linee, spigoli ed incavi che donano a questa creatura del Sol Levante un certo dinamismo estetico ed una sua personalità, specialmente nella tinta Soul Red (optional da 700 €). Tra gli accessori non mancano, stickers e un kit estetico più sportivo, anche se sarebbe stato carino poter scegliere tra cerchi in lega più grandi e aggressivi dei 16″ di questa versione Exceed.

Tra alti e bassi

Le ambizioni premium della Mazda 2 iniziano ad avere senso una volta aperta la portiera ed entrati a bordo: il design generale degli interni è “fresco” e ricercato, le finiture non sono niente male, anche se qualche plastica qua e la risulta un po troppo “leggerina” e delicata. L’infotainment di serie in questa versione Exceed è l’MZD Connect, interfacciabile da fermo tramite lo schermo touch da 7″ e in movimento tramite i comandi vicino al freno a mano o quelli vocali. Tutto è molto chiaro ed abbastanza intuitivo, il navigatore riesce a non essere umiliato da Google Maps e collegare il vostro smartphone è facile facile. Bello il cockpit, con il contagiri in bella vista in stile superbike e l’head up display che riporta velocità e svolte suggerite dal navi. “Si ma c’è spazio?” Diciamo che l’abitabilità non è la freccia migliore all’arco della Mazda 2: se davanti i sedili sono comodi e “caldi” (che bella cosa i sedili riscaldabili), dietro lo spazio è sufficiente per due persone, a patto che non siano alte come LeBron James (pena toccare il soffitto con la testa), mentre un terzo ospite sarebbe…incomodo. Il bagagliaio invece è grande abbastanza sia per la spesa che per un week end al mare di 4 persone, ma la soglia altina da terra costringe a faticare un po con gli oggetti più pesanti.

“Frizzante” è il suo aggettivo

Molte auto di oggi, anche quelle professatamente sportive, hanno una dinamica di guida neutra e rassicurante, quasi filtrata, perdendo spesso di vista un obiettivo importante per noi AutoAddicted: il divertimento alla guida. Bene, guidare questa Mazda 2 è insospettabilmente divertente e il merito non è di un singolo componente meccanico o di un mio volo pindarico, bensì di un cocktail ben armonizzato di elementi. Primi tra tutti il gustoso cambio manuale a 6 marce, dagli innesti secchi e precisi, e il volante ben tarato, diretto e che lascia ben intuire quello che succede sotto le ruote anteriori. Poi c’è il 1.5 Skyactiv-G (benzina, per chi non ama le sigle cervellotiche) da 115 cv, anacronisticamente aspirato: Mazda ha da sempre scelto di rifuggire le logiche del downsizing che vogliono piccoli motori “turbizzati” in grado (secondo le case, la teoria spesso è un’altra) di prestazioni elevate e consumi irrisori, preferendo il “rightsizing” fatto di tradizionali motori aspirati a corsa corta e rapporto di compressione altissimo. Non mi dilungherò in lunghe e boriose disquisizioni tecniche, ma vi posso dire che gli ingegneri di Fuchu hanno fatto centro. Lo capisci quando nella stessa guidata ti ritrovi a sorridere strizzando fino all’ultimo cavallo dal motore, per poi tornare a più miti consigli e vedere i consumi scendere fino a 18/19 km/l; certo manca un po di quella coppia tipica dei motori turbo, ma in cambio avrete un’erogazione fluida e senza ritardi. A tutto questo si abbina un assetto ed un telaio sicuri si, ma che abbinati alle anoressiche gomme da 185/60, regalano delle sfumature di guida inaspettate: giocando con acceleratore e volante è possibile innescare leggeri sovrasterzi in rilascio o gestire semplicemente la traiettoria a vostro piacimento. Da idioti, ma divertente. Guidando invece da persone mature, si nota il buon comfort generale, anche se si potrebbe fare meglio per minimizzare il rumore di rotolamento degli pneumatici e per rendere le sospensioni meno molleggiate sulle sconnessioni secche. Non entusiasmano i freni, non troppo resistenti alla fatica.

SPECIFICHE TECNICHE
Motore 1.5L (1496 cm³, 4 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro)
Alimentazione Benzina
Potenza massima 115 Cv (85 kW) @ 6000 giri/min.
Coppia massima 148 Nm @ 4000 giri/min.
Trazione Anteriore
Accelerazione (0-100 km/h) 8,7 sec.
Velocità massima 200 km/h
Cambio Cambio manuale a 6 rapporti
Freni Anteriori: Disco autoventilato
Posteriori: Tamburo
Serbatoio carburante 44 litri
Pneumatici 185/60 R16
Peso 980 Kg a vuoto
Lunghezza 406 cm
Larghezza 170 cm
Altezza 150 cm
Passo 257 cm
Volume bagagliaio 280 litri (950 con sedili posteriori abbattuti)

Il Verdetto

La Mazda 2 non è quindi la solita umile utilitaria cittadina destinata ad essere la seconda auto di famiglia, bensì un buon compromesso tra questa ed una supermini premium come la Audi A1 o la Mini 5p. Di fatto un’auto in grado, specialmente in questa motorizzazione benzina da 115 cv, di avere uno spettro di utilizzo molto ampio: comoda in città, divertente quando si vuole guidare spensieratamente tra qualche rotonda o tornante, sicura in autostrada grazie anche ai tanti gadget come lo i-ActiveSense in grado di monitorare gli angoli ciechi. Come tutti i compromessi però offre qualche rinuncia, come uno spazio a bordo non elevatissimo e dettagli interni di pregio alternati ad altri non al top.

Quanto costa

Per avere una Mazda 2 Exceed identica a questa ci vogliono 20.400 €, che comprendono i 600 € per il pacchetto i-Activesense Technology (Smart Key, abbaglianti automatici, monitoraggio angoli ciechi, head up display) e Leather Pack (sedili parzialmente in pelle e riscaldabili), oltre ai 700 € per la vernice Soul Red. Se i consumi già bassi dei motori benzina non dovessero bastarvi, c’è la versione diesel Skyactiv-D da 105 cv a partire dai 17.300 € della più “povera” versione Evolve. Disponibili anche altre due varianti del 1.5 benzina, una da 75 e l’altra da 90 cv, a partire dai 13.900 € della versione base Essence. Prezzi che la collocano in un limbo compreso tra auto come la Toyota Yaris e un’ Audi A1 appunto.

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  • Guida: non è una sportiva, ma strapazzarla è divertente
  • Consumi: talmente bassi da mettere in dubbio il downsizing
  • Dotazione: di serie offre molto
👎 NON CI PIACE
  • Alcune plastiche: quelle sui pannelli porta e sul tunnel centrali sono un po' cheap
  • Spazio sul divano posteriore: in due può andare, ma se siete spilungoni...
  • Freni: non sono fiacchi, ma si stancano presto
PUNTEGGI
Design
8/10
Comfort
8/10
Freni
7/10
Consumi
9/10
Prezzi
8/10
Fattore WOW
7/10
Prestazioni
8/10
Fra le curve
7.5/10
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
Mazda 2 Skyactive-G 115cv
7.8/10
PANORAMICA RECENSIONE
Design
8
Comfort
8
Freni
7
Consumi
9
Prezzo
8
Fattore WOW ®
7
Prestazioni
8
Fra le curve
7.5