Dopo 10 anni di produzione e 14.022 esemplari venduti (la Lambo più venduta di sempre), è arrivato il momento per la Gallardo di cedere il testimone a un nuovo modello che consenta alla Lamborghini di recuperare il gap tecnologico e prestazionale che oramai si stava manifestando al confronto con le rivali più agguerrite. Questo nuovo modello non poteva che riprendere la stessa strada della Gallardo: il nome, Huràcan, quello di un glorioso toro da corrida ( come da tradizione), trasmissione 4×4 e il solito 5.2 V10 di 90°. Quest’ ultimo ha subito notevoli aggiornamenti, come il nuovo sistema di iniezione diretta stratificata, che le consente di toccare quota 610 cv a 8.250 rpm e 560 Nm a 6.500. Questo, unito all’ alleggerimento complessivo (ottenuto grazie al largo impiego della fibra di carbonio integrata a elementi in alluminio nella struttura), si esprime in un rapporto peso/potenza contenuto in 2.33 Kg/cv. Le conseguenze di questo dato sono prestazioni da brivido: 0-100 km/h in 3.2 secondi, 0-200 in 9,9 e 325 Km/h di velocità massima.
Versatilità e controllo-A scaricare la potenza sull’asfalto, ci pensa la già citata trasmissione 4×4 con prevalenza al posteriore, un cambio doppia frizione e la possibilità di regolare i vari settaggi della vettura secondo tre modalità di funzionamento (Strada, Sport e Corsa). In questo modo la Huràcan potrà essere usata sia per lo “struscio” in centro, che per l’utilizzo più sportivo, magari in pista o su qualche passo alpino.
Lambo senza dubbio– L’estetica è ciò che colpisce per prima, e sembra essere una evoluzione della Gallardo unita a dettagli che ricordano la spettacolare Sesto Elemento, specialmente se vista di profilo o posteriormente. Non significa però che il risultato sappia di già visto, anzi guardandola riesce a essere inequivocabilmente Lamborghini e “fresca” al tempo stesso.
Personalizzazione- Anche per questo sono stati sviluppati gli interni: in questo modo ciascun cliente potrà crearsi la propria Huracàn e scacciare il timore di trovarsene una uguale, parcheggiata accanto. Evidente anche la logica sportiva e ergonomica che ha guidato il disegno dell’abitacolo.
Non resta che aspettare il debutto pubblico di questo nuovo bolide partorito dal genio degli uomini di Sant’Agata Bolognese, che è fissato per il prossimo salone di Ginevra in Marzo.
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