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Ora è ufficiale: ecco la nuova Mini

Eccola finalmente, la terza generazione della Mini odierna, la “nipote” della rivoluzionaria utilitaria creata da Issigonis nel ’59 che rivoluzionò il modo di concepire le city car, grazie a novità, per quei tempi, come il motore anteriore trasversale abbinato alla trazione “avanti”, che consentirono di ottenere un abitacolo spazioso anche per 4 persone. I tempi sono cambiati e ora la Mini, così come tante concorrenti, non è più essenzialmente un’auto economica, bensì un “oggetto” alla moda con il quale distinguersi e togliersi soddisfazioni anche nella guida sportiveggiante:questa è la filosofia con il quale è nata la Mini anglo-tedesca degli anni 2000, ed è la stessa di questa nuova terza generazione. Questo è testimoniato già a partire dall’estetica che non si discosta troppo dai modelli precedenti, con proporzioni molto Mini, pur con dimensioni leggermente maggiorate (+9,8cm in lunghezza, +4,4cm in larghezza, +0,7cm in altezza). Le novità estetiche che più saltano all’ottico, sono i nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori e la nuova griglia anteriore. Gli interni invece hanno subito più stravolgimenti, come ad esempio la collocazione degli strumenti sul piantone dello sterzo e non più al centro della plancia come da tradizione (al suo posto uno schermo a righe o da 8,8 pollici a colori), la rimozione dell’alloggio della chiave, al suo posto un tasto, e tasti degli alzavetro ora sui braccioli. Per quanto riguarda i motori disponibili al lancio, saranno tre TwinPower turbo a tre e quattro cilindri, i stessi che equipaggeranno i prossimi modelli BMW e della futura gamma Mini. La Cooper monterà un 1.5 3 cilindri benzina da 136cv e 230Nm di picco, la Cooper D un 1.5 a gasolio da 116cv e 270Nm: entrambi dovrebbero garantire migliori prestazioni e percorrenze maggiori rispetto ai motori che vanno a sostituire. Il modello più “eccitante” almeno nell’immediato, sarà la Cooper S dotata di un 2.0 a 4 cilindri (in pratica il 1.5 della Cooper con un cilindro in più) da 192 cv e 280 Nm , e in grado di toccare i 100 km/h da fermo in 6,8 secondi e di raggiungere la velocità massima di 235 km/h.Nuovi anche i cambi, entrambi a 6 marce, con l’automatico di impostazione sportiva(a richiesta) in grado di migliorare leggermente le prestazioni. Tutti i modelli disporranno di serie del sistema Stop£Start e di un sistema che permette il recupero parziale dell’energia in frenata. Una piacevole riconferma è lo schema delle sospensioni: McPherson (con nuovi bracci in alluminio) all’anteriore e multilink al posteriore. Proprio le sospensioni, ora, sono “governate” da un sistema elettronico che regola l’estensione e la compressione degli ammortizzatori e che prende il nome di Dynamic Damper Control. Questo unito al differenziale elettronico che limita il sottosterzo, lascia presagire che, anche se la praticità è stata aumenta (aumento del passo=più spazio per i passeggeri), il comportamento sportivo e sicuro che ha fatto innamorare migliaia di clienti nel mondo,  sarà ancora intatto!

Ora è ufficiale: ecco la nuova Mini

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