A distanza di 2 anni da quello che doveva essere il suo lancio, ecco la Vencer Sarthe: il nome come avrete intuito, deriva proprio dalla celebre pista di La Sarthe, dove ogni anno si tiene la gara regina di tutto il motorsport, la 24 h di Le Mans. I tecnici olandesi, per non deludere le aspettative di un nome così pesante, hanno deciso di non lesinare con la potenza piazzando in posizione centrale un 6.3 V8 con compressore volumetrico (non è chiara l’origine del motore, ma secondo noi è probabile che si tratti di uno Chevrolet) in grado di “sputare” fuori 622 cavalli. Ovvio che le prestazioni siano di rilievo: 0-100 km/h in 3,6 secondi e  338 km/h di velocità massima. Secondo i progettisti sarà anche molto agile e appagante nei tratti guidati, grazie al peso contenuto in 1390 kg e alla distribuzione di questi al 45% davanti e 55% dietro, ottimale in caso di auto di questo tipo. La linea esterna, a nostro parere non proprio aggraziatissima, presenta splitter e spoiler vari , che hanno l’evidente scopo di farla stare aggrappata al suolo alle alte velocità. Rifinitissimo anche l’abitacolo, con Alcantara, cuciture in contrasto e carbonio “come se piovesse”.

Prezzo “pesante”– Basterà l’elevata potenza, il telaio costruito ad hoc, le rifiniture preziose e la cura artigianale del tutto, a giustificare un cartellino di 270.000 euro per portarsi a casa questa Sarthe? C’è chi preferirebbe questa ad una “comune” 458 Speciale o una “banale” 650S ? Noi in merito abbiamo le idee abbastanza chiare, ma ben vengano questi piccoli costruttori indipendenti, che in un certo senso danno una speranza ad un mondo oramai freddamente dominato da auto prodotte in grande serie e senza più l’anima che caratterizza le auto artigianali.

Vencer Sarthe: olandese volante!

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