È il 20 giugno 1964 quando sul leggendario circuito da oltre 13 km di Le Mans la Scuderia Ferrari ed il colosso americano Ford stanno per dar vita a quella che ancora oggi è considerata la più grande rivalità nella storia delle corse automobilistiche.
Solo pochi anni prima, nel 1957, i maggiori costruttori americani uniti nell’associazione Produttori Automobilistici d’America, dopo alcuni tragici eventi, come la morte alla Le Mans del 1955 del pilota Mercedes Pierre Levegh e nella conseguente esplosione dell’auto che uccise 83 spettatori e ferì altri 100, stabilivano che i produttori di auto non potevano partecipare alle gare. In realtà la General Motors con la sua “Corvette” stava palesemente aggirando questo veto, il che gli permetteva non solo di ottenere diversi successi sportivi ma di registrare, come diretta conseguenza delle sue vittorie, anche un boom di vendite nel settore delle auto stradali. Henry Ford II, presidente della Ford Motor Company, non tollerando questa presa in giro decise di ripagare i rivali con la stessa moneta avviando anche lui un programma corse: “Vinci domenica, vendi di lunedì” recitava lo slogan dello stesso HF. Ma come sbaragliare nel minor tempo possibile la concorrenza? Facile pensò lui, telefonando al più geniale e famoso costruttore di automobili da corsa, Enzo Ferrari, “facendogli un’offerta che non poteva rifiutare…”, pur di acquistare i suoi bolidi da corsa. Era il 1963 e stava per nascere la divisione Ford-Ferrari, in cui Enzo sarebbe stato a capo della divisione “racing”. Sembrava tutto fatto quando improvvisamente il Drake mandò tutto all’aria, il motivo? Delle postille nel contratto con cui Ford si riservava il diritto di veto sulle attività sportive dell’azienda e che invece non erano tollerate da Ferrari.
La Ford stizzita dalla vicenda giurò allora che avrebbero battuto Ferrari “nel suo gioco”, le corse, ed allora non c’era corsa più grande al mondo della 24 ore di Le Mans, quello sarebbe dunque stato il campo di battaglia. L’arma la Ford la preparò in tempi record, facendo quello che fino ad allora poteva essere considerato il più grande investimento economico nell’ambito sportivo di tutti i tempi. Nacque così la GT40, le cui linee sconvolsero tutti, anche in Ferrari. Nessuno aveva visto una macchina così larga e al contempo così bassa, il suo design era un qualcosa di unico, una vera e propria rottura con il passato. È ormai il giugno del 1964 e la guerra sta per scatenarsi sui lunghi rettilinei di Le Mans. A giorni la seconda parte dell’articolo! 😉
Andrea Schinoppi
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