La 500 del Terzo Millennio è stata ed è tuttora un successo così importante per mamma Fiat, da “costringere” FCA a ritardare i piani per un nuovo modello. Per questo motivo e per tenere vivo l’hype sulla 500 attuale, Fiat ha sempre aggiornato e creato decine e decine di versioni speciali: alcune abbinate a griffe dell’abbigliamento, altre al mondo della nautica ed altre dal sapore spiccatamente vintage. Fuori da questo coro, c’è la versione Mirror, una sorta di 500 per Millenials tutti Spotify e Instagram Stories. Noi la 500 Mirror abbiamo deciso di provarla nella versione più “urban chic” e appetibile ai neopatentati: cabrio, 1.2 Fire e col cambio robotizzato Dualogic. Il Cocktail funziona? Continuate nella lettura e scopritelo!
Il “trucco” la esalta
Se è vero che i dettagli fanno la differenza, allora, sono proprio loro che nell’insieme ti fanno adorare la 500C Mirror; profili cromati, particolari ad hoc e lo stupendo Azzurro Italia, formano un cocktail che ben si sposa con le forme del “Cinquino”, specialmente col tetto in tela completamente abbassato, facendola sentire a suo agio anche nei contesti più snob. Certo, usarla in città vi caricherà di un po’ di ansia da parcheggio comodo, data la completa assenza di protezioni in plastica su portiere e paraurti.
Vintage “fresco”
Anche dentro la nostra 500C piace e per gli stessi motivi per cui si fa apprezzare fuori. Non tutte le finiture sono curate in modo certosino certo, ma il design generale unito ai sedili parzialmente in pelle (400 €) e alla luce aggiuntiva garantita dalla capote, rendono quasi lussuoso l’ambiente interno. Abitacolo che grande non è certamente, specialmente per i passeggeri posteriori e, anche il bagagliaio, oltre ad essere quasi lillipuziano, ha più una feritoia che un accesso: lasciate pure i vostri amici/figli a casa e godetevi una vacanza di coppia, è un consiglio.
Di serie sulla versione Mirror della 500, c’è il sistema di infotainment Uconnect Live da 7″, abbinato a radio DAB e alla predisposizione per Android Auto. Nel complesso si tratta di un sistema funzionale e semplice da usare, anche se non sempre ben leggibile per i riflessi di sole che genera. Una chicca per le vostre orecchie, è l’impianto stereo opzionale Beats (600 €) da 440 watt.
Da godere con (molta) calma
Sarà pur sempre una cittadina, ma la prima cosa che passa per la testa guidando la 500C col 1.2 Fire è “ma quanto è lenta?!”. Non è solo colpa dei 69 cv, dei miseri 102 Nm di coppia o eventualmente della narcolettica modalità Eco selezionabile con un tasto, ma anche del cambio automatico-robotizzato Dualogic (optional da 900 €), un 5 marce dai tempi di cambiata geologici. Non siate pigri e prendetela col manuale. Al volante di questa 500C si apprezza la leggerezza dei comandi, la silenziosità del 1.2 e l’assetto ben tarato e non troppo penalizzato dai cerchi da 16″ (optional da 300 €). Il segreto per godersi questa 500C infatti, è aprire appena possibile la capote, lasciando a casa la fretta; in questo modo, ne guadagnerete in relax e in soldi risparmiati al distributore, con più di 17 km/l (in media) sempre alla portata. In soldoni, la guidabilità è quella tipica delle 500, con una tenuta di strada sicura, ma un certo dondolio accentuato dalla solita posizione di guida alta.
Il verdetto
La 500C Mirror mixa l’anima della 500, fatta di immagine glamour e richiami vintage, con contenuti e dettagli che strizzano l’occhio ad un pubblico più giovane e “connesso”. Nel complesso il cocktail funziona, specialmente dal punto di vista dell’immagine, anche se un abbinata motore-cambio più “frizzante” renderebbe tutto più piacevole e godibile anche quando non state facendo “lo struscio” sul lungomare di Riccione.
Quanto costa
Una 500C Mirror 1.2 Fire, parte da 19.850 €. Per averne una identica a quella provata da noi, vanno aggiunti però l’Azzurro Italia, il cambio Dualogic, cerchi diamantati da 16″, sedili parzialmente in pelle, impianto stereo Beats, fari allo Xeno, quadro strumenti TFT da 7″ e retrovisore autoanabbagliante, fino ad arrivare a 23.920 €. Se non siete neopatentati, il nostro consiglio è di lasciar perdere il cambio Dualogic e il 1.2 da 69 cv e di buttarsi sul più sfizioso 0.9 Twinair da 85 cv, che parte si da 21.150 €, ma molto più in linea con la filosofia della 500C. In generale si tratta di prezzi salati che trasformano l’acquisto della 500C in qualcosa di più simile al togliersi un sfizio, che a soddisfare una necessità pratica. Non è proprio questo il segreto del suo successo?
- Estetica: Colori deliziosi e dettagli curati con l'aggiunta della capote in tela: come fai a dirle "brutta"?!
- Infotainment: Lo Uconnect da 7" si dimostra un sistema completo e facile da usare; peccato i riflessi
- Sistema della Capote: La 500C non è una Cabrio vera e propria, ma in questo modo ne guadagna in peso, protezione dal vento e sicurezza
- Cambio: Lento e incerto a prescindere dalla modalità selezionata, evitatelo
- Prestazioni: Il 1.2 Fire è una garanzia per affidabilità e consumi, ma ha il fiato decisamente corto
- Bagagliaio: Non è solo piccolo, ha anche un'apertura in stile cassetta della posta