Ci sono auto, anche supercar, che spesso devi star li a spiegarle ad amici e parenti, auto che seppur prestazionali ed oggettivamente belle, non godono di un particolare charme o di un blasone che parla per loro e che le rende uniche, riconoscibili da tutti. Poi ci sono auto come la Mustang: non importa che tu sia un malato di motori in grado di recitare a memoria l’ordine d’accensione di un V12 Lamborghini o un completo estraneo al mondo delle quattro ruote, molto probabilmente riconoscerai immediatamente quelle proporzioni virili e incontrovertibilmente USA. Ovviamente la cavallina americana deve la sua fama anche alle sue numerose comparsate Hollywoodiane e al fascino che un glorioso e potente V8 (più o meno) accessibile a tutti può instillare. Dopo 50 anni dal suo esordio la Mustang nel 2015 ha fatto il suo ingresso sul mercato europeo, sia col solito V8 che con un più sostenibile 2.3 Ecoboost. Ottimo motore anche quest’ultimo, ma…noi di AutoAddicted le muscle car le amiamo ignoranti e genuine ed è per questo che vi raccontiamo come va la Mustang GT col suo bel 5.0 V8 aspirato.
Muscoli e omaggi vintage
I richiami alla nonna Mustang del ’64 sono ovviamente tanti, ma giusti e non (troppo) pacchiani, ancor di più dopo questo restyling 2019 che ha “aggiustato” un frontale che non convinceva moltissimo a dire il vero. C’è tutto quindi per renderla una vera Mustang: cofano lungo e leggermente spiovente, frontale accigliato, fianchi larghi e spigolosi. A dare un tocco ancora più aggressivo poi ci sono i tanti dettagli opzionali: nel nostro caso l’abbinata Chicago Silver e striscia nera a tutta lunghezza. Ad ogni modo, anche se non siete amanti delle proporzioni “ignoranti” della Mustang, sarà impossibile per voi non girarvi a guardarla: poche altre auto hanno il Fattore WOW della Mustang!
Tanto show e dettagli così così
Anche dentro tutto sa di Hamburger e Route 66, o perlomeno questo è l’effetto che provoca sulla mente di un sognante (e affamato) appassionato europeo. Merito soprattutto della forma della plancia, liberamente ispirata alle Mustang degli anni 60/70 e di quel volante massiccio oltre il quale puoi osservare il lungo e pulsante cofano. La forma dei sedili anteriori è abbondante, pensata per le taglie del Gringo medio, il che oltre a non essere un male, fa il paio con i sedili ventilati e riscaldabili disponibili come optional sul nostro esemplare: il mix regala un comfort a prova di Coast to Coast. Lo stesso non possono dire gli sfortunati costretti ad “accomodarsi” dietro, dove chiunque appena più alto di Tyrion Lannister dovrà fare i conti con uno spazio per la testa inesistente. Paradossalmente c’è molto spazio nel baule, ottimo se dovete caricare tanti bagagli o…le persone che non c’entrano nei sedili posteriori. Così così i materiali utilizzati per le bocchette dell’aria e la plancia: questi sono dettagli che la Mustang lascia alle tedesche più snob e costose.
Silenzio, canta il V8
Dal momento dell’accensione a quello, tristissimo, dello spegnimento, tutta l’attenzione è catalizzata da quegli otto pistoni che scalpitano ritmati sotto al cofano. Non è una questione di pura velocità e prestazioni, anche se poi i 450 cv ci sono e si sentono tutti, ma una molto più viscerale vibrazione dell’anima in sintonia con le pulsazioni e le melodie provenienti da un motore che di adeguarsi alle ultime tendenze motoristiche non ne vuole sapere nulla. Al 5.0 V8 aspirato della Mustang infatti, non importa nulla di farvi superare gli 8 km/l guidando a passo di cammello o di farvi passare per tipi dalla spiccata coscienza ambientalista; lui, in cambio di tanta, tanta benzina vi regalerà una coppia ed un’erogazione esagerata e una sfumatura di suoni che oscilla tra quella di un temporale estivo in lontananza e quella di un Grizzly durante una crisi di rabbia. Viene automatico poi impostare la modalità dello scarico più maleducata, la “Circuito”, in grado di catapultarvi al centro dell’attenzione pubblica ad ogni scalata con conseguente doppietta automatica. A proposito di cambio, il sei marce manuale è proprio come te lo aspetti, solido, virile, anche se un po’ contrastato e abbinato ad una frizione che alla lunga renderà il vostro polpaccio sinistro simile a quello di un sollevatore di pesi olimpionico.
“Si ma le Muscle Car vanno solo dritte”. Quante volte abbiamo detto o sentito questa frase? Beh la nuova Mustang non è d’accordo e prova a smentirti già sulla carta: addio al vecchio ponte rigido posteriore, al suo posto più sofisticate sospensioni multilink e un’attenzione maggiore a distribuzione dei pesi e taratura dell’assetto. Perché a noi europei piace anche curvare ogni tanto e la Mustang vuole e sa come appagare anche questo lato più delicato della guida. Il peso è sempre ben avvertibile nei trasferimenti di carico, ma sorprende la stabilità, la trazione in uscita di curva e la facilità con cui permette traversi e manovre a cui non penseresti di sopravvivere con una bestiona da 450 cv e più di 1.700 kg. Merito anche delle sospensioni Magneride opzionali, in cui è presente un fluido magnetoreologico capace di reagire e modificare la sua viscosità quando sottoposto ad un campo magnetico; questo da vita ad un sistema di sospensioni attive che, mantenendo il corpo vettura livellato, riducono il rollio in curva e donano più comfort su strade dissestate. Anche i freni griffati Brembo sono all’altezza del lavoraccio e sorprendono per potenza, meno per modulabilità. Caratteristiche troppo poco da muscle car? Può darsi e allora ecco che in Ford decidono di aumentare il tasso di “ignoranza” dotando la Mustang GT del Line Lock System, ovvero un congegno che permette di effettuare burnout, in modo da farvi preoccupare solo di dover spingere l’acceleratore e di chiamare il carro attrezzi che dovrà venire a recuperarvi dopo aver bruciato le gomme. Americani…
SPECIFICHE TECNICHE | |
Motore | 5.0 V8 Aspirato (5038 cm³, 8 cilindri a V di 90°, 4 valvole per cilindro DOHC) |
Alimentazione | Benzina |
Potenza massima | 450 Cv (331 kW) a 7000 giri/min. |
Coppia massima | 529 Nm a 4600 giri/min. |
Trazione | Posteriore |
Accelerazione (0-100 km/h) | 4.6 sec. |
Velocità massima | 249 km/h |
Cambio | Manuale (6 rapporti) |
Freni | Anteriori: dischi autoventilanti con pinze Brembo – Posteriori: dischi autoventilanti |
Serbatoio carburante | 61 litri |
Pneumatici | Anteriori: 255/40 R19 – Posteriori: 275/40 R19 |
Peso | 1842 Kg (a vuoto) |
Lunghezza | 479 cm |
Larghezza | 208 cm |
Altezza | 138 cm |
Passo | 272 cm |
Volume bagagliaio | 408 litri |
Il verdetto
Siete disposti a sobbarcarvi un bollo complessivo pari a 4.200 €? Un consumo medio se fate i bravi di 7-8 km/l o di 3 se bravi lo siete meno? Vi dico questo perché, fondamentalmente sono le uniche ragioni per non comprare una Mustang GT che vi verranno in mente dopo averla provata. Al costo di una BMW 320D ben accessoriata è possibile avere un’auto capace di attirare la stessa attenzione di una Ferrari 488 con metà dell’invidia sociale che ne consegue, ma soprattutto una Gran Turismo tutto sommato comoda e versatile, con un motore in grado di strapparvi un sorriso anche nella peggiore delle giornate. Proprio per questo suo essere una sorta di grosso giocattolo, è facile perdonargli difetti come finiture non certo perfette o una frizione poco più pesante del dovuto.
Quanto costa
Siamo arrivati alle note finali della nostra prova e come sempre per ultimo lasciamo il prezzo, anche se questa volta non è poi così sconvolgente. Infatti non è facile trovare una berlina-coupè con cambio manuale e un V8 da 450CV a partire da 47.000€, che lievita di qualche migliaio di euro con l’aggiunta di qualche optional. Per esempio, per portare a casa una Mustang farcita di accessori come quella in prova dovrete sborsare poco più di 54.000€. Nel prezzo sono incluse le le sospensioni magnetiche Magneride (2.000€), le strisce nere sulla carrozzeria (500€) e il pacchetto “Mustang Pack Fastback” che include il sistema di infotainment Sync 3 con navigatore e sistema audio Bang & Olufsen, i cerchi il lega in alluminio forgiato da 19″, i sensori di parcheggio posteriore e i sedili in pelle riscaldati e climatizzati. Se poi volete strafare c’è il Carbon Pack con dettagli interni in carbonio (1.300€), i sedili sportivi Recaro (2000€) e altri dettagli estetici come lo spoiler posteriore ed il tetto nero (500€ cadauno). Per voi puristi dei motori la lettura finisce qui …per tutti gli altri esiste anche una versione con cambio automatico a 10 rapporti a partire da 49.500€, che naturalmente sconsiglio perché sicuramente meno emozionante e… genuina. Lunga vita ai V8 aspirati e ci vediamo al prossimo test! 😉
- Motore: spinge inesorabile dal minimo a più 7.000 giri e, senza turbo e tanti fronzoli, suona da paura. Lunga vita ai V8 aspirati!
- Fattore WOW: se siete un po’ egocentrici poche auto attireranno su di voi tante attenzioni, inoltre la doppietta automatica ad ogni scalata vi farà diventare molto presto la celebrità del luogo
- Versatilità: con la Mustang puoi bruciare un treno di gomme in mezz’ora oppure fare un Coast to Coast negli States in tutto relax
- Guida: sorprende la stabilità e la facilità con cui ti lascia giocare col gas
- Freni: molto reattivi, si inchioda anche solo sfiorando il pedale
- Prezzo: al prezzo di questa Mustang non si trovano tante macchine con 450 CV ed un 5.0 V8 aspirato sotto al cofano
- Mantenimento: la colpa è delle nostre leggi assurde, ma tenete conto a cosa andate in contro scegliendo una Mustang V8
- Dettagli interni: bocchette dell’aria ed altri particolari non sono il massimo della raffinatezza
- Frizione: pesante, non è l’ideale per trovarvi imbottigliati nel traffico
- Spazio dietro: lasciateli a piedi i passeggeri che voglio accomodarsi dietro, per il loro bene!