Negli ultimi anni le case automobilistiche sembrano guardare e attingere a piene mani dalle proprie tradizioni o, come piace dire ai PR delle stesse, dal proprio “Heritage”. Che si tratti di nomi, ispirazione stilistica o sigle, sono tantissimi i modelli a listino che si ispirano a “ciò che fu”. Alla McLaren nello specifico, hanno rispolverato la sigla LT, ovvero Long Tail (coda lunga), che comparì per la prima volta sulla gloriosa McLaren F1 GTR LT. Già ma quella era una vettura da competizione, mentre la nuova 675LT una stradale…che collegamento c’è? Beh sostanzialmente la nuova creatura sfornata a Woking si propone come un’arma da pista regolarmente omologata per far girare le teste sulle strade pubbliche.
Ossessione per l’aria- Rispetto alla sorella 650S la carrozzeria ha nuovi dettagli, tutti votati ad unico scopo: sfruttare al meglio l’aria per una maggiore stabilità. Il dettaglio più rilevante è ovviamente la coda più sporgente, dove fanno la comparsa un nuovo spoiler, un nuovo diffusore in carbonio e un nuovo scarico in titanio ( più leggero d 1.1 Kg) che sbuca prepotente al centro della griglia posteriore. Inediti anche lo splitter anteriore e le minigonne laterali più pronunciate ed efficaci.
Una 650S al quadrato- Anche meccanicamente la parentela con la 650S è evidente, da questa infatti riprende lo stesso 3.8 V8 biturbo , qui con il beneficio di 25 cavalli in più: ora la scuderia ne conta ben 675 (i più perspicaci come noi avranno capito da cosa deriva il nome dell’auto). Come ogni auto da Track Day che si rispetti poi, il peso è stato ridotto di quasi 100 kg (1230 kg il peso a secco). Volete sapere che dieta hanno usato gli uomini McLaren? Beh usando nuovi materiali “nobili” e leggeri per motore, telaio e scocca e dopo aver limato qualche gadget superfluo dall’abitacolo, sono riusciti a far raggiungere alla 675 LT il rapporto di 549 cavalli per tonnellata.
Diamo i numeri- Le prestazioni si preannunciano coerenti con le specifiche tecniche: 0-100 km/h in 2,9 secondi, 0-200 in 7,9 e una punta massima di 330 km/h. Capito bene 488 GTB?